Guarda la foto nella slide precedente: dove pensi che sia stata scattata? Se ti ricorda la Provenza, è perché la lavanda fa parte del marchio di destinazione della regione francese.
Secondo Tom Buncle, capo marketing di lunga data della destinazione Scozia e amministratore delegato della consulenza Yellow Railroad:
“Il branding della destinazione consiste nell’identificare le risorse più forti e attraenti della destinazione agli occhi dei suoi potenziali visitatori, costruendo una storia da queste che faccia risaltare la destinazione rispetto ai suoi concorrenti e trasmettendo questa narrazione in modo coerente attraverso tutte le comunicazioni di marketing”.
Cartoline, souvenir e foto online/offline che fanno riferimento a questo luogo hanno sempre avuto come simbolo principale la lavanda, ma ora la domanda potrebbe essere:
Come posso creare un marchio di destinazione (destination branding)?
In realtà non può essere creato, ma deve essere identificato: riflette sentimenti, valori, elementi culturali e beni materiali e/o immateriali del luogo che vogliamo far conoscere. Insomma, non c’è niente da inventare, ma bisogna pensare a cosa può far conoscere il nostro territorio per riuscire poi a trasmetterne l’immagine migliore che sia effettivamente reale e autentica.
Per lo stesso motivo, non possiamo immaginare le realtà rurali come grandi città a causa dell’enorme differenza tra le due. Ad esempio, questo è un video condiviso su tiktok in cui possiamo vedere un elemento architettonico tipico della Puglia.
Questi tipici alloggi sono chiamati “trulli” e fanno parte della destinazione branding della Puglia. Possono anche prodotti gastronomici, paesaggi, tradizioni popolari, tradizioni festive far parte del marchio di destinazione
Quali potrebbero essere alcuni elementi del branding di destinazione dell’area che vuoi promuovere?